Scrivere bene non è per forza un talento. Scrivere bene è una capacità che va coltivata. Con esercizio, costanza, intenzione e anche entusiasmo. Non per comporre un’opera memorabile ma per comunicare il tuo lavoro in modo tale che arrivi proprio alle persone a cui vuoi parlare.
Non sto per svelarti dei segreti, che peraltro non esistono. Ci sono un’infinità di tecniche e accorgimenti grazie ai quali puoi migliorare la tua capacità di scrivere testi per il web che siano centrati, che vadano dritti al punto e rispondano ai dubbi della tua cliente ideale. In questo post ne ho messi insieme 6, tra quelli che funzionano per me e che suggerisco anche alle mie clienti. Come vedrai, nessuno di questi consigli è complicato da attuare. Più che altro c’è da farsi un po’ di mazzo — quello sì.
#1. Scrivi tutti i giorni
Scrivere può diventare una buona abitudine, se ti impegni a scrivere tutti i giorni. Scrivere cosa? Quello che ti pare. Il tuo diario, una lettera a un’amica, uno sfogo in stile flusso di coscienza. Non c’è bisogno che questa attività ti prenda un’ora. Puoi decidere di scrivere un tot di pagine, anche una sola va bene. Oppure puoi impostare una sveglia e scrivere per dieci minuti. Ti assicuro che, con il passare del tempo, ti piacerà un sacco e sarà un’abitudine a cui non vorrai rinunciare.
Come favorire questo aspetto. Prediligi la scrittura a mano e usa penne colorate, evidenziatori e tutti gli articoli di cancelleria che possano invogliarti a prenderti questo appuntamento.
#2. Scegli le parole con più cura
Non accontentarti delle prime parole che ti vengono in mente. Soprattutto se stai descrivendo qualcosa di molto specifico, fa’ in modo che la scelta dei sostantivi sia chirurgica. Spesso abusiamo di avverbi e aggettivi per la pigrizia di trovare la parola che esprimerebbe in modo accurato ciò che vogliamo comunicare. Una persona molto triste è affranta, una situazione incredibilmente divertente è esilarante. Scegliere le parole ti fa riflettere sulle sfumature e ti aiuta a costruirti un lessico che ti appartiene e che contraddistingue il tuo tono di voce.
Come favorire questo aspetto. Prova a usare un dizionario analogico della lingua italiana. Ti si aprirà un mondo, garantito.
#3. Semplifica
Quando scrivi, immagina di dover spiegare l’argomento a un bambino che va alle elementari. In fondo, chi non sa nulla di quello che fai e ha desiderio di saperne di più, ha le competenze di base di uno scolaro. Per fare in modo che comprenda l’argomento devi semplificarlo il più possibile. Attenzione, però: semplificare non vuol dire banalizzare. Non hai bisogno di rinunciare alla complessità. Concentrati, piuttosto, sulla chiarezza.
Come favorire questo aspetto. Esercitati a scrivere frasi brevi e semplici con soggetto-verbo-complemento. Quando cominci la frase successiva, il soggetto è lo stesso di quella precedente? Spesso la chiarezza è soprattutto una questione di forma.
#4. Fai attenzione alla grammatica e alla punteggiatura
Un refuso capita, è distrazione. Diversi errori di ortografia in un solo testo indicano una lacuna. Curare la grammatica è un segno di rispetto per chi ti legge, anche se per lavoro non ti occupi di scrittura — ah, se avessi un euro per tutti i perché scritti con l’accento sbagliato nei testi di copywriter professionisti, potrei comprare un computer nuovo. Ma non divaghiamo. Anche curare la punteggiatura è importante, perché è parte del tono di voce. Non eccedere con i punti esclamativi, che fanno molto teenager anni ’80, né con le virgolette, che vanno usate solo quando usi una parola in un’accezione figurata.
Come favorire questo aspetto. Usa un programma di videoscrittura che abbia il correttore. E se il programma ti mette un segno rosso, non ignorarlo e fatti venire il dubbio: magari c’è un errore che puoi correggere in pochi secondi.
#5. Rinuncia alle espressioni troppo di moda
Oltre a evitare i plastismi, ti suggerisco di rifuggire tutte quelle espressioni che vanno di moda in un determinato periodo. Un po’ perché sono stucchevoli e sentite centinaia di volte, un po’ perché sono quasi sempre legate a determinati fenomeni stagionali e poi cadono in disuso — e a distanza di tempo, non se ne comprende più il senso. Sono espressioni prese dal linguaggio colloquiale diffuso dalla TV e dai social media. Per esempio, bene ma non benissimo, dimmi che… senza dirmi che…, la qualunque, solo per citarne alcune che hanno spopolato negli ultimi anni.
Come favorire questo aspetto. In fase di revisione del testo, leggi con occhio critico e attento ai tormentoni. Queste espressioni sono di uso talmente comune che spesso le inseriamo nei nostri testi senza farci caso.
#6. Leggi ad alta voce
Leggere il testo a voce alta è utile per diversi motivi: per stanare le ripetizioni, che alla sola lettura visiva sfuggono, e soprattutto per sentire come suona il testo. Leggi con intonazione, tira fuori dal tuo testo la musica che gli hai infuso. La lingua inciampa da qualche parte? Forse puoi sostituire una parola con un sinonimo più scorrevole. Devi fermarti a metà di una frase per riprendere fiato? Forse puoi dividerla in due frasi più brevi mettendo un punto fermo al posto di una virgola.
Come favorire questo aspetto. Fai leggere il testo a una persona che non lo conosce. Suona allo stesso modo o magari hai bisogno di sistemare qualcosa?