Mortifera è il mio darkside. Con lei ho iniziato un dialogo un po’ scanzonato, che mi ha permesso di conoscerla e di entrare in connessione con una parte importante di me. Mortifera è una ragazza poco più che adolescente, che ha uno sguardo disincantato sulla vita e un ego smisurato. Si esprime con espressioni colorite, attingendo talvolta al dialetto napoletano.
In questo nuovo episodio, il mio darkside, prendendo la parola, ribadisce l’importanza del suo ruolo e stila un decalogo sommario e tutt’altro che esaustivo delle sue convinzioni limitanti preferite.
DISCLAIMER: il linguaggio di questo post potrebbe urtare la tua sensibilità perché a tratti è un po’ sboccato. Ma si sa, al darkside non si comanda.
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[Il mio compito si fa sempre più ingrato. Ma che cavolo, dico io, un minimo di tregua! Tutto il giorno a smorzare entusiasmi, contenere emozioni potenzialmente corroboranti, sussurrare in continuazione frasi depotenzianti. Eccheppalle! Questa moda della crescita personale, della versione migliore di sé stessi e altre stupidaggini del genere quando finirà? Ma poi, mi domando: a 40 anni non si dovrebbe essere già cresciuti? Ma che è, la nuova tendenza della crisi di mezza età? Eppure, un tempo non era così: bastava anche solo insinuare un pensiero svalutativo e zac! Ero tranquilla per almeno un mese. Potevo farmi i fatti miei in santa pace. Sia chiaro: mica mi diverto a discutere di argomenti che dovrebbero già essere patrimonio genetico! Ritornare sempre sugli stessi punti, che due palle! Siccome mi sembra che non sia ancora palese — come invece dovrebbe essere — quanto sia IMPORTANTE avere una bassa autostima, facciamo un ripasso generale. L’elenco che segue non è esaustivo ma almeno è universale. Trova anche tu la tua convinzione limitante e migliorerai la tua vita. Vuoi pure il disegnino?]
Decalogo mortifero delle convinzioni limitanti
1. Non vali niente. COROLLARIO: per quanto tu possa sforzarti di migliorare, non varrai mai niente.
2. Non ti meriti di essere felice. Più in generale, non ti meriti nessuna cosa bella.
3. Non sai fare niente bene e non eccelli in nulla. COROLLARIO: se ti è mai capitato di raggiungere un obiettivo nella vita, non illuderti, non è certo per la tua bravura. Hai avuto culo e, per il calcolo delle probabilità, è difficile che possa capitarti di nuovo. Quindi, tieniti ben stretto quello che hai.
4. Gli altri sono tutti migliori di te. In qualunque campo e indipendentemente dalle circostanze. COROLLARIO: per quanti sforzi tu possa fare, gli altri saranno sempre migliori di te. Perché? Vedi punto 1.
5. Non provarci nemmeno, tanto non funzionerà o non servirà a nulla.
6. Sei grassa, non potrai mai piacere a nessuno.
7. Non puoi cambiare il tuo destino. Accontèntati di quello che passa il convento.
8. È troppo tardi, non hai più l’età.
9. Sei una persona difficile da amare (che poi è un modo sofisticato per nobilitare la tiritera che ripeti dall’infanzia: “nessuno mi vuole bene”).
10. Non puoi lasciare un lavoro a tempo indeterminato. Che importa che lo odi? Bàciati i gomiti e soffri in silenzio. E smettila di lamentarti: è un lavoro, mica la fiera delle meraviglie di Lanciano!
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Convinzioni limitanti e convinzioni potenzianti
Tutta la nostra realtà è fatta di convinzioni. Il modo in cui vediamo il mondo, il modo con il quale ci approcciamo alle persone e agli eventi è determinato dalle opinioni che abbiamo in merito. Tali convinzioni a volte funzionano da pregiudizi, altre volte ci aiutano a “buttarci”. Le convinzioni possono essere, perciò, limitanti o potenzianti. Quelle potenzianti sono quelle che creano valore nelle nostre vite, sono quelle che potremmo definire “amiche”. Io, ad esempio, sono convinta di avere una salute di ferro. A ogni inverno, tutti si prendono l’influenza e io sono talmente sicura che non mi ammalerò che mi ammalo molto, molto di rado.
Cosa sono, invece, le convinzioni limitanti e perché ci rompono così tanto “la guallera”? Sono credenze acquisite, per lo più, durante l’infanzia, in ambiente familiare, quando il nostro senso critico non si è ancora formato e non abbiamo, per questo motivo, gli strumenti per processarle. Le convinzioni limitanti non sono, in assoluto, il male. Il più delle volte ci vengono inculcate “a fin di bene”, per proteggerci o metterci in guardia. Il problema è che restano impresse nella nostra mente anche quando non ci servono più e bloccano sul nascere il nostro potenziale. Se sei convinta che non hai alcuna chance di ottenere quel lavoro che ti interessa, quasi certamente non ci proverai nemmeno (punto 5 del decalogo). Il “vantaggio” di questo tipo di convinzione è che tu non debba sperimentare un eventuale senso di fallimento. Però poi, di fatto, ti tarpa le ali, e circoscrive di molto lo spazio di manovra delle tue azioni.
Smantellare le convinzioni limitanti
Mi piace un sacco lavorare con le mie clienti sulle convinzioni limitanti perché credo che cambiare il pensiero sia uno step super efficace per cambiare la tua realtà.
Ma come si smantellano le convinzioni limitanti? Non è così immediato, ci vuole un tempo congruo, direttamente proporzionale al radicamento della convinzione e all’impatto che essa ha sulla nostra personalità.
1. Per prima cosa, individua la convinzione che vuoi mettere in discussione. Nella maggior parte dei casi, le convinzioni sono circoscritte a una determinata sfera della nostra esistenza o del nostro modo di essere.
2. Poi cerca una serie di fatti oggettivi che ne screditino la validità. Questa seconda fase potrebbe essere sufficiente, da sola, a comprendere che quel pensiero da cui ti fai condizionare non fa parte del tuo sistema di valori ma appartiene a qualcun altro.
Parti da queste domande:
- In quali occasioni quella convinzione si è rivelata falsa?
- Se un amico mi confidasse di avere quella convinzione negativa su di sé, cosa gli direi per dimostrargli che si sbaglia?
- Come posso riformulare quella convinzione in modo che sia coerente con la mia visione e diventi potenziante?
3. A questo punto, puoi agire in diversi modi:
- Se ti accorgi che la convinzione che vuoi depotenziare non ti appartiene ma è il pensiero di un’altra persona, restituiscila al mittente o lasciala andare. Se ti piacciono i gesti teatrali e un po’ magici, scrivila su un foglio, ringraziala per i suoi servigi, che in qualche momento della tua vita ti sono stati utili, poi brucia il foglio e spargi la cenere al vento (o buttala nell’immondizia, se non hai uno spirito romantico).
- Riscrivi la convinzione limitante in modo che ti sia d’aiuto. Ribaltala, falla diventare coerente con i tuoi valori. “È troppo tardi”, ad esempio, potrebbe diventare “Non è mai troppo tardi”.
- Se non riesci a sgonfiare, più di tanto, la tua convinzione “nemica”, cerca di trovare degli aspetti positivi che ne contro-bilancino il potere negativo. Del tipo: “Non sono brava con i numeri, ma sono bravissima a organizzarmi”. Il senso è di non farti bloccare da quella convinzione e toglierle potere.
Smantella la tua convinzione ogni volta che puoi. Le convinzioni si radicano a furia di essere ripetute. E questo vale sia per quelle limitanti che per quelle potenzianti.
Ti rendi conto di avere molte convinzioni che ti condizionano e senti di avere bisogno di una mano per metterle in discussione? Don’t panic, sono qui apposta. Facciamoci una chiacchierata, senza impegno. Scrivimi oppure compila il form che trovi qui. Non è mai troppo tardi (o troppo presto) per lavorare sulle tue convinzioni limitanti.