La bellezza che porti nel mondo con il tuo lavoro

Hai mai pensato che con il tuo lavoro porti bellezza nel mondo? Scommetto di no, soprattutto se sei una libera professionista o un’imprenditrice digitale e ti occupi di questioni tecniche. Forse non hai mai pensato al tuo lavoro in termini di bellezza ma solo di utilità. Cosa c’entra la bellezza con il tuo lavoro e perché dovrebbe essere rilevante?

La bellezza è già presente nella tua idea di business

Quando ti sei messa in proprio, sarai di certo partita dall’analisi di alcuni aspetti imprescindibili e ti sarai fatta delle domande importanti, come:

  • Cosa sono brava a fare?
  • Per cosa (mi) pagherebbero i miei potenziali clienti?
  • La mia idea di business è economicamente sostenibile?
  • La mia idea di business risponde a un problema, bisogno o desiderio reale dei miei potenziali clienti?
  • Esiste una nicchia di mercato per l’idea che ho in mente?
  • La mia mission — il mio perché — sostiene il lavoro che ho scelto di fare?
  • Ho una visione più grande, nella quale il mio lavoro si inserisce come un tassello in un quadro più ampio?
  • In che modo posso differenziarmi dai competitor?

Tutti questi aspetti sono alla base dell’idea di business, prima ancora che si trasformi in un progetto reale, e alcuni di essi sono elementi-chiave per sviluppare il personal branding. All’interno di questa mappa, che potremmo definire “a maglie larghe”, si trovano già tutte le caratteristiche che contribuiscono a creare la tua personalità di brand. Se non ti sei mai chiesta come puoi portare la bellezza nel mondo, sappi che hai già la risposta. Si tratta solo di prenderne coscienza.

Bellezza: di cosa stiamo parlando, davvero?

Come tutti i concetti astratti, la bellezza si presta a interpretazioni molto soggettive. Ed è un bene, in questo caso, perché puoi chiederti cosa intendi tu per bellezza e come la applichi nel tuo lavoro.

Per prima cosa, parti dalla tua definizione di bellezza. Dimentica il vocabolario e compila una lista, in cui elencare degli esempi molto pratici. La bellezza per te potrebbe essere:

  • il tramonto sul mare in autunno
  • la risata di tuo figlio
  • la dedica scritta a mano da uno sconosciuto in un vecchio libro
  • la perfezione geometrica del primo melograno della stagione
  • un dipinto di Monet.

Quando avrai la tua lista, prova a trovare dei collegamenti tra le varie voci che la compongono. Ti accorgerai, a colpo d’occhio, che il concetto di bello è quasi sempre legato a un’emozione che un determinato oggetto o situazione è capace di suscitare in te.

Arriviamo, quindi, a una domanda più specifica: quale emozione associ al concetto di bellezza? Tieni da parte la risposta a questa domanda, perché ci servirà.

Bellezza è responsabilità

La prima volta che ho seguito un corso di collage con la collage artist Katiuscia Toso, mi ha colpito molto un passaggio. Alla fine del lavoro, dopo che ciascuna delle partecipanti aveva terminato la propria composizione, Katiuscia ci ha fatto notare che il nostro lavoro non era ancora concluso. Mancava un dettaglio, tutt’altro che trascurabile. Mancava la firma. “Prendetevi la responsabilità della bellezza che portate nel mondo”, ci ha esortato la nostra insegnante. Associare l’idea della bellezza al concetto di responsabilità mi ha spalancato una finestra mentale. Il nostro lavoro, che sia un’attività artistica, manuale o di concetto è potenzialmente in grado di portare bellezza. Ma cosa vuol dire? Può generare un’emozione positiva e, di conseguenza, portare un cambiamento, anche piccolo, nella vita di chi entra in contatto con noi. E questa è una grande responsabilità. Anche quando ci raccontiamo online, che tipo di emozione vogliamo suscitare in chi ci legge? Vogliamo acuire il senso di pesantezza e la frustrazione, oppure vogliamo infondere coraggio e ottimismo? La bellezza che portiamo nel mondo con il nostro lavoro è la nostra firma: dobbiamo sempre prendercene la responsabilità.

Come puoi portare la bellezza nel mondo, attraverso il tuo lavoro?

OK, abbiamo parlato di bellezza, di emozioni, di responsabilità. Ma possiamo declinare il concetto di bellezza che — lo ripeto — è astratto, in un’accezione più concreta. Il tuo modo di portare la bellezza nel mondo delle tue potenziali clienti potrebbe essere la risposta a queste domande:

  • Cosa ti fa innamorare ogni giorno del tuo progetto?
  • In che modo il tuo lavoro migliora o rende più semplice la vita delle persone?

La bellezza sta nel modo tutto tuo di fare quello che fai. Per usare un termine inflazionato, sta nella tua unicità. Qual è il tuo modo unico e non replicabile di fare quello che fai?

Ecco alcuni esempi di come puoi portare la bellezza nella vita delle tue clienti:

  • Il tuo packaging è curatissimo e pieno di “coccole”
  • Hai sempre un’attenzione per le tue clienti: un regalino, uno sconto ad personam, una cartolina di ringraziamento
  • Il tuo customer care è impeccabile e accompagna le tue clienti anche dopo il processo di acquisto.

Ci sono tanti modi in cui puoi generare bellezza con il tuo lavoro. E della bellezza le persone si ricordano sempre, perché la associano al modo in cui le hai fatte sentire.

Quindi, ricapitoliamo i passaggi per generare bellezza con il tuo lavoro:

  • Definisci il tuo personale concetto di bellezza
  • Chiediti quali emozioni associ alla bellezza
  • Chiediti quali emozioni vuoi che le tue clienti sperimentino quando acquistano da te
  • Pensa al modo in cui puoi portare il tuo concetto di bellezza nel tuo lavoro
  • Trova le tue modalità di evocare emozioni positive, che le tue clienti legheranno a te e al tuo brand.

E ricorda: metti sempre la firma, ogni volta che generi bellezza nel mondo. Quando parlo di firma, mi riferisco all’impronta che lasci in quello che tocchi: fa’ in modo che sia indimenticabile. È una grande responsabilità, è vero, ma è una responsabilità bellissima.

Hai ancora qualche minuto? Potrebbe interessarti leggere quali sono le mini lezioni sulla scrittura che ho imparato dal collage oppure perché fallire è utile per realizzare i propri progetti.
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