La scrittura autobiografica per andare incontro al futuro

Quando pensi al futuro, ti si forma sulla testa un immenso punto interrogativo? Se provi a pianificare i mesi che verranno, ti si chiude lo stomaco? Vivi mano nella mano con quell’ansietta che ti sussurra “chissà che ne sarà di te domani”? Allora forse questo post ti interessa.

Gli esercizi di scrittura autobiografica per distinguere tra emozioni e realtà

Il presente che stiamo vivendo — diciamolo — non è esattamente il paese dei balocchi, con tutta l’incertezza che ci propina come piatto forte, accompagnato da un contorno di notizie poco incoraggianti. Pensare al futuro può creare una specie di cortocircuito emotivo. Eppure, se perdiamo la capacità di andare verso il futuro, perdiamo anche la capacità di progettare, di vivere in modo intenzionale. In una situazione di questo tipo, la scrittura autobiografica può venirci in aiuto. Come dico sempre, gli esercizi di scrittura non ci cambiano i connotati, però possono farci riflettere e tengono separate le emozioni ansiogene dai pensieri razionali. Sono un modo per fare ordine, riconoscere ciò che sentiamo e distinguerlo da ciò che vogliamo. E non mi sembra affatto poco.

Il Future Self Journal

Tra i millemila journal in circolazione, il Future Self Journal sembra fatto apposta per il momento storico che stiamo vivendo. Cos’è il Future Self Journal? Un tipo di journal che si rivolge alle versioni future di noi — chi saremo, cosa faremo, come ci sentiremo. Indaga desideri, ambizioni, obiettivi attraverso l’espediente di avere un interlocutore privilegiato: la te stessa del futuro. È un espediente potente perché ti svincola dal presente e ti proietta nel futuro — o in uno dei futuri possibili. Esistono diversi modi di tenere un Future Self Journal. Quello più diffuso usa un metodo che definirei classico: scrivere lettere. Ma si possono usare i prompt — topic che servono a iniziare una riflessione — per farsi una serie di domande sul proprio futuro e, soprattutto, sul proprio presente.

Come tenere un Future Self Journal

Ti lascio qualche spunto da considerare quando tieni questo tipo di journal.

Parti sempre dal presente

Per sapere dove vogliamo arrivare, dobbiamo avere ben chiaro da dove partiamo. Concentrarti sul presente vuol dire chiederti:

  • quali sono le difficoltà che hai oggi
  • cosa ti fa stare scomoda
  • quali abitudini vorresti cambiare e quelle che vorresti introdurre
  • come vuoi sentirti in un momento preciso del tuo futuro
  • quali persone o relazioni ti fanno stare bene e quelle che invece non ti fanno tanto bene
  • quali aspetti della tua vita presente ti piacciono e quali vorresti migliorare.

Avendo un quadro completo della situazione per com’è adesso, nel tuo presente, puoi cominciare a pensare al futuro, ponendoti obiettivi e facendo progetti. Partire dal presente è utile anche per radicarti nella tua attuale realtà, altrimenti il Future Self Journal sarà un bellissimo esercizio di svago ma non ti porterà i risultati tangibili che, invece, potrebbe contribuire a farti ottenere.

Poniti degli obiettivi

Lo so: il tema degli obiettivi è piuttosto inflazionato. Parliamo, allora, di traguardi che vuoi raggiungere e che sono davvero importanti per te, almeno in questo momento. Gli obiettivi-traguardi possono avere vari livelli di profondità. Possono riguardare aspetti concreti e materiali — fare carriera, comprare la macchina nuova, trovare un/una partner — oppure aspetti più intimi, relativi al mindset o al benessere interiore — essere più sicura di te, acquisire una mentalità imprenditoriale, sentirti a tuo agio con il tuo corpo. È essenziale che tu non perda la connessione con la realtà, ricordi? Quindi, niente traguardi impossibili o indipendenti dal tuo controllo. Vincere la lotteria, per dire, non è un obiettivo ma solo una speranza. Inoltre, quando farai l’esercizio di scrittura vero e proprio, cerca di non concentrare troppi obiettivi tutti insieme o faranno la fine dei buoni propositi.

Prova il metodo classico: scrivi lettere

Il metodo classico — e anche il più semplice ed efficace — per tenere il Future Self Journal è quello di scrivere lettere. Si può fare in (almeno) due modi:

  • Scrivi una lettera alla te stessa del futuro. Scegli un punto preciso del futuro e immagina la versione di te che sarai in quel momento. Pensa ai tuoi traguardi-obiettivi di oggi che vuoi veder realizzati in quel futuro e comincia a scrivere. Cosa scrivere lo decidi tu: le tue speranze, le tue paure, le richieste che hai per la versione futura di te. Puoi confidarle i tuoi sogni, descrivere come te la immagini, chiederle consiglio (e ipotizzare cosa ti direbbe, direttamente dal futuro).
  • Scrivi una lettera alla te stessa di oggi dal punto di vista della te stessa del futuro. Scegli un punto preciso del futuro e immagina che la versione di te che sarai in quel momento ti scriva una lettera. Per dirti cosa? Magari vuole darti qualche consiglio, rassicurarti su una paura, elencare tutti i traguardi che sei riuscita a raggiungere. Forse ha delle richieste per te, vuole invitarti a fare o non fare qualcosa — una decisione, un corso, un viaggio.

In entrambi i casi, sforzati di scrivere di pancia. Se pensi possa aiutarti a disattivare la testa, usa la scrittura a tempo. Questo esercizio è tanto più utile quanto più riesci a connetterti con il tuo intuito.

L’importanza della visione (ma a breve e medio termine)

Il Future Self Journal si basa sul concetto di visione. Risponde a domande come:

  • Dove ti vedi tra 5, 10, 15 anni?
  • Che lavoro fai?
  • Che vita conduci?
  • Come passi le tue giornate?
  • Che tipo di persona sei diventata?

È un allenamento a guardare avanti, a praticare la lungimiranza. Eppure, ragionando nell’ottica di chi vuole servirsi di questo diario per placare le proprie ansie, credo che dovremmo restringere il campo della visione. Se gli ultimi anni ci hanno insegnato qualcosa è che il futuro può cambiare molto velocemente, indipendentemente dalla nostra volontà. Riprendere la visione, ma a medio termine — 6 mesi, un anno al massimo — ci dà quel respiro che ci serve per sognare e programmare sulla base degli elementi su cui abbiamo potere — i nostri obiettivi — e, al tempo stesso, ci permette di cambiare i nostri piani in corsa. Non so come la pensi tu ma io mi sento più tranquilla a visualizzare il mio futuro a breve e medio termine. In questo momento, e mi riferisco proprio al momento collettivo e globale in cui ci troviamo, pensare a dove sarò tra 5 anni mi fa sentire persa. Ho bisogno di ri-costruire prima un po’ di certezze, per poi avanzare più spedita verso i traguardi futuri.

A cosa serve il Future Self Journal

Il Future Self Journal è un esercizio di journaling, quotidiano o saltuario, molto gratificante. Ci toglie dall’orizzonte troppo stretto del presente e ci apre a quel tempo, che ancora non abbiamo vissuto, per definizione carico di promesse. Ci toglie dagli eventi talvolta angoscianti del presente e ci prospetta uno scenario che verrà, fatto di stabilità e un ritrovato equilibrio — la storia e la fisica ci insegnano che il mondo va sempre in quella direzione. Tenere questo tipo di diario è utile anche in quei momenti in cui ti sembra di procedere con il pilota automatico: può ri-centrarti sui tuoi desideri e ripristinare un itinerario.

Il Future Self Journal resta solo un esercizio di immaginazione se, una volta individuato il traguardo a cui aspiri, non stabilisci un piano d’azione che parte dal presente e ti spinge verso il futuro. Ma non c’è bisogno di stressarsi: anche se resta solo un esercizio di immaginazione, è comunque valido perché ci tranquillizza e ci rappacifica con il mondo.

Non di sole lettere vive il Future Self Journal

Se la forma epistolare dopo un po’ ti stanca, puoi sempre usare i prompt. Nel journaling i prompt sono delle tracce che ti fanno superare l’ansia della pagina bianca e ti portano a ragionare su temi specifici. Ti suggerisco qualche prompt di scrittura autobiografica per il Future Self Journal. Nota: laddove indico in modo generico la te stessa del futuro, scegli sempre una versione di te calata in un determinato anno.

  • Cosa farebbe la te stessa del futuro in questa situazione?
  • Se potessi scegliere un solo obiettivo da raggiungere da qui a un anno, quale sarebbe?
  • Se la te stessa del futuro ti vedesse in questo preciso momento, sarebbe fiera di te? Se la risposta è no, cosa puoi fare a partire da adesso per renderla orgogliosa?
  • Tra un anno da ora, di cosa sarai più grata?
  • Quali abitudini avrà perso la tua te stessa del futuro? Perché?
  • Quale aspetto del tuo presente continua a evolversi e a crescere nel futuro?
  • In che modo la tua futura te ha un impatto positivo sulle persone o nella sua comunità?
  • Nel futuro, quali sono le persone che ti sono più vicine? Quali quelle che hai lasciato andare? Quale tipo di persone nuove riesci ad attrarre?
  • Quali sono gli aspetti della tua vita futura che ti piacciono di più? E quelli che ti piacciono di meno?
  • Quali conoscenze o competenze ha acquisito la te stessa del futuro?
Non ti resta che prendere il tuo diario, cominciare a scrivere e procedere (un po’ più) fiduciosa verso il futuro. 
Se ti piace il journaling in forma di lettera, ti suggerisco di leggere Le lettere non viaggiate: un esercizio di journaling. Se, invece, ti piace immaginare il futuro, il post per te è Trasforma il tuo diario in una capsula del tempo.
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