Come si scrive un testo per il web e, in generale, un qualunque testo? Una volta che hai scelto l’argomento, come passi dall’idea alla pagina scritta? Voglio condividere con te il mio processo creativo, prendendo in esame in particolare la scrittura dei post del blog. Magari può essere utile anche a te.
Esplorare il tema: la mappa mentale
Io parto sempre dalla carta. Ho un quaderno dedicato al blog, su cui appunto idee sparse e sviluppo i temi dei singoli post. Procedo così: su una pagina bianca, al centro, inserisco il concetto-chiave che andrò a sviluppare. Da questo concetto farò partire, a raggiera, altri concetti per associazione di idee. A ogni associazione abbinerò un colore, usando lo stesso colore per associazioni-figlie di associazioni-madri, in modo da avere visivamente un quadro della quantità di idee che sono emerse rispetto a quel concetto. Questo mi aiuta a capire:
- se ho abbastanza materiale per poter scrivere un post articolato e pieno di informazioni utili per il mio pubblico ⇨ se non sono sufficienti, amplio il tema e lo inserisco all’interno di un tema più generale
- se ho troppe informazioni ⇨ in questo caso, valuto se scrivere un post generico sul tema (quello che in gergo tecnico si chiama pillar page) e tenere alcuni concetti come approfondimenti più specifici sull’argomento (i cosiddetti cluster content). Oppure se scrivere una guida.
Ci tengo a specificare che non sono un’esperta di mappe mentali, non so quali colori si dovrebbero usare a seconda della tipologia di concetti. Uso colori a caso che mi servono a vedere le idee sulla carta. Inoltre, le mie mappe mentali sono un mix tra le mappe mentali vere e proprie e le mappe concettuali. Quindi, io le uso a modo mio e mi aiutano comunque un sacco. Tra l’altro, sono un buon modo di superare l’ansia della pagina bianca.
Organizzare le informazioni: la scaletta
Te lo dico subito: la scaletta ti salva la vita. In particolare se tendi a divagare molto, se inizi da un punto e parti per la tangente, considera la scaletta come un salvagente da tenerti stretto. In questa fase siamo ancora sulla carta. Prendo la mappa mentale e inizio a organizzare le informazioni, decidendo quali informazioni mettere prima e quali dopo. Stabilisco cioè quella che si chiama gerarchia delle informazioni (te la spiego nel prossimo paragrafo). La ciccia va messa subito, non perdere tempo — il tuo e quello della tua lettrice — in preamboli inutili senza mai arrivare al dunque. Fai una breve introduzione e poi parti a bomba. La scaletta ti serve a fissare i punti che andrai a trattare. Per come la faccio io, la scaletta non è mai solo un elenco di argomenti presi dalla mappa mentale e messi in ordine. Sviluppo, invece, ogni punto, in modo che ciascuno di essi corrisponda a un paragrafo. Faccio una sintesi dei concetti che inserirò in ciascun paragrafo. In questo modo, per me il post è praticamente già scritto, perché la scaletta è il canovaccio e, insieme, l’ossatura del mio post.
La piramide rovesciata: la gerarchia delle informazioni
Le informazioni di un testo per il web non vanno messe alla rinfusa. Puoi seguire il metodo classico di inizio ⇨ sviluppo ⇨ conclusione, come per i temi che scrivevi a scuola. Che poi è la base della piramide rovesciata o imbuto, il metodo che per la scrittura di articoli per il web va per la maggiore. In cosa consiste la piramide rovesciata e come si inseriscono le informazioni in questo schema?
- Inizio. Questa prima parte corrisponde, grosso modo, alla metà del post e comprende l’introduzione e i primi due paragrafi (dipende molto dalla lunghezza del post e da come hai strutturato i paragrafi). Nell’introduzione si aggancia chi legge e lo si fa immedesimare, si dà un assaggio e, al tempo stesso, gli si dice cosa può aspettarsi. Poi si parte con la tesi che si vuol dimostrare o con il tema principale del post. Insomma, le informazioni più importanti stanno qui, sempre per il principio che quando leggiamo su web vogliamo reperire tutto le informazione che ci servono nel minor tempo possibile.
- Sviluppo. In questa parte, che si trova verso la fine del post, idealmente nella seconda metà, andranno inserite le informazioni di supporto che servono a rafforzare quanto già detto nella prima parte. Se abbiamo un’opinione — e conviene averla — possiamo dire come la pensiamo, prendere una posizione, fare delle considerazioni personali.
- Conclusione. Qui vanno tutte le informazioni di contorno. Si scrive la conclusione, si fa un recap delle informazioni, si inseriscono eventuali approfondimenti e link utili. E non bisogna dimenticare la call to action: dobbiamo comunicare alle persone cosa vorremmo che facessero a questo punto.

Titolo e titoletti
Alla fine di tutto, quando ho scritto e revisionato il testo, riscrivo i titoletti, in modo che siano una sintesi perfetta di ciò che contiene ogni paragrafo, e scrivo il titolo del post. Lo faccio alla fine perché capita spesso che, quando riverso sulla pagina del programma di videoscrittura la scaletta che avevo preparato su carta, do un taglio particolare e insisto su un aspetto piuttosto che su un altro. E poi lo faccio anche in base alla SEO e alle parole chiave che ho scelto per il post. Diciamo che quando scrivo la scaletta sul quaderno, metto un titolo e dei titoletti che mi danno un’idea generale di cosa conterrà il post e di ciascun paragrafo. Quando passo al pc, lavoro più di fino sulle keyword e sulla sintesi dei concetti chiave. Uno degli ultimi passaggi è curare la struttura formale del post inserendo grassetti, punti elenco, link interni.
Ricapitolando
Quando scrivo un testo per il web, qui nello specifico ti parlo di un post del blog, seguo questi passaggi:
- Mappa mentale
- Organizzazione delle informazioni
- Scaletta approfondita
- Scrittura del post seguendo la scaletta e la gerarchia delle informazioni
- Riscrittura e revisione
- Titoletti e titolo
- Grassetti, elenchi puntati, link.